Isera - Croz de Naranc

Con la fine del Tardiglaciale il clima si fece più simile a quello attuale, favorendo lo stanziamento umano lungo la valle dell'Adige, dove si conta un numero considerevole di siti mesolitici lungo le pareti rocciose in prossimità di ripari o all'aperto su conoidi leggermente rialzati rispetto al fondovalle. Le praterie in alta quota sono frequentate per la caccia durante la stagione estiva, i siti si trovano ad un'altitudine compresa tra i 1900 e i 2300 m. Si tratta di ripari sottoroccia, accampamenti all'aperto in prossimità di piccoli laghi, postazioni per la caccia su passi, creste o posizioni naturalmente dominanti sui territori circostanti.. L'economia di sussistenza era ancora basata sulla caccia e la raccolta, adeguandosi però alla riduzione delle praterie rispetto all'ambiente forestato; in particolare, dovette subire un grande sviluppo la raccolta dei prodotti spontanei del bosco, mentre la caccia andò orientandosi maggiormente verso piccole prede o specie tipiche dell'ambiente boschivo, come il cervo e il capriolo, ma anche la pesca e l'uccellagione registrarono un incremento. Nell'industria litica si riscontra perciò un uso sempre maggiore di armi come l'arco e le frecce e si registrano sensibili modificazioni nelle tipologie, che si caratterizzano per la presenza di armature microlitiche, che assieme ad altri fattori culturali definiscono un nuovo periodo della preistoria denominato Mesolitico, collocabile tra 11000 e 7300 anni da oggi. Sporadici elementi in selce (bulini e lame) attribuibili genericamente al Mesolitico provengono dalla sommità del Croz de Naranc, la parte che chiude a monte la conca in cui è edificato Castel Corno.