Nogaredo - Necropoli di Brancolino

A partire dalla fine del Settecento e nel corso dell'Ottocento sono segnalati numerosi ritrovamenti archeologici, tutti occasionali, riconducibili a una vasta necropoli che anticamente doveva estendersi a nord-ovest del paese di Brancolino, e precisamente sul dòs Pagàm e nei suoi immediati dintorni. Oltre centocinquanta, infatti, le deposizioni, di età romana e altomedievale, segnalate a più riprese a partire a partire dal 1790; particolarmente consistente il ritrovamento del 1819, quando durante i lavori agricoli si misero casualmente in luce ben quaranta scheletri, in parte deposti in fosse terragne, in parte entro casse definite "di terra cotta" e cioè verosimilmente strutturate con tegoloni romani (ma in altri casi si parla anche di "casse di pietra"), e accompagnati da monete, vasellame (più di cento i contenitori recuperati) e oggetti personali (coltelli, fibbie). Fra i materiali di corredo raccolti nel corso del tempo, sono segnalati anche fibule, anelli di ferro, bronzo e argento, orecchini d'oro, cesoie. Presso il Museo civico di Rovereto si conservano alcuni reperti provenienti con tutta probabilità dalla necropoli di Brancolino, genericamente databili fra il I e il IV secolo d.C.: due vasetti (Henkeldellenbecher ) di terracotta, due fibule, un anello digitale, una moneta e un campanello (tintinnabulum) in bronzo.