Nomi - S. Pietro

Dalla località S. Pietro di Nomi, oltre a reperti di epoca romana provengono anche numerosi reperti di età protostorica, conservati al Museo civico di Rovereto, costituiti prevalentemente da orli di giare di tipo padano e frammenti di ceramica retica databili alla seconda età del Ferro. Tali materiali sono riconducibili con tutta probabilità a un abitato; in questo senso, in effetti, sembra deporre anche la testimonianza dei proprietari del fondo, che negli anni '30 del '900, nel corso di lavori agricoli, vi avrebbero intercettato resti di capanne. Il rinvenimento di frammenti ceramici attribuibili ai tipici boccali monoansati con bordo a spigolo vivo interno, che rappresentano il "fossile guida" della "cultura di Luco" (1200-1000 a.C.), hanno però suggerito la presenza di un insediamento del tipo "castelliere" fin dall'età del Bronzo finale. Dal sito proviene anche un'ascia di bronzo ad alette mediane, che costituisce un manufatto piuttosto diffuso nell'età del Bronzo recente ed è affine alla produzione metallurgica della cerchia di Peschiera (Tecchiati 1996, p. 119). Del reperto, pubblicato da Chocchetti nel 1966, non si conosce purtroppo l'ubicazione attuale.