Pomarolo - geologia

Nel Comune di Pomarolo la geologia è estremamente varia sia per quanto concerne i materiali sciolti che quelli lapidei.
I primi sono rappresentati da: depositi alluvionali dell'Adige organizzati in una coltre potente sul fondovalle; depositi deiettivo-torrentizi; prodotti detritico-gravitativi di degradazione delle unità rocciose affioranti, organizzati in falde ai piedi delle pareti rocciose come quella che sovrasta Savignano e a volte modestamente cementati; materiali glaciali, riconoscibili per la componente petrografica esotica e per l'elevato grado di arrotondamento della frazione grossolana (tipici ciottoli e massi arrotondati di rocce magmatiche e metamorfiche), sono spesso frammisti nella coltre di copertura; ed infine depositi di torbiera caratterizzanti la conca di Servis.
Per quanto invece riguarda il substrato roccioso, è ben rappresentata la successione litostratigrafica che va dal Giurassico all'Eocene, coi termini più antichi esposti nella porzione superiore del territorio comunale e i termini più recenti in posizione centrale a testimoniare la presenza di un'ampia piega, variamente disarticolata e scombinata da una fitta rete di faglie.
In questo contesto geologico è doveroso ricordare le calcilutiti grigie, con intercalazioni argillose, della Formazione del Calcare di Chiusole (Eocene inferiore) che affiorano diffusamente nella Frazione di Chiusole, da cui deriva il nome dato alla formazione stessa. Anche a Pomarolo poi, come in tutto il territorio della destra Adige, sono diffusamente rappresentati i prodotti vulcanici (in tal caso basalti di colata) dell'attività eruttiva terziaria.