Villa Lagarina - Pedersano, Pal Alt (Cesoino)

Nel 1882 in località Pal Alt (Cesoino), in un deposito di ghiaie moreniche fu scoperta una sepoltura in cista litica attribuibile alla cultura neolitica dei "Vasi a Bocca Quadrata" (IV millennio a.C.); nel medesimo sito, secondo la testimonianza dell'archeologo Paolo Orsi, erano già state rinvenute altre sepolture, appartenenti a una necropoli da mettere verosimilmente in relazione con un abitato. La tomba era delimitata da quattro lastre, mentre una quinta fungeva da copertura; presso le spalle dell'inumato, in posizione rannicchiata, vi erano due strumenti in pietra levigata fungenti da corredo, e precisamente uno scalpello in cloromelanite e un'ascia in eclogite, attualmente esposti al Museo Civico di Rovereto. Questo tipo di sepoltura si diffonde in Trentino nel Neolitico medio, a partire dal 4000 a.C., in coincidenza con l'arrivo dei primi allevatori e agricoltori che portano con sé dei vasi in terracotta dalla caratteristica imboccatura quadrangolare. Lo strumento più caratteristico del pieno Neolitico è per l'appunto l'ascia in pietra levigata, la cui importanza dal punto di vista economico si deve al fatto che era impiegata essenzialmente nel dissodamento di appezzamenti boscosi da destinare a coltivazione agricola. Con la sua diffusione (altri esemplari sono stati trovati ai Corsi di Isera, a Rovereto e a Mori Stazione), questo tipo di ascia indica quindi la conquista di spazi coltivabili destinati all'allevamento e all'agricoltura.