L'archeologia di Ronzo-Chienis

ambito ARCHEOLOGIA

Nel territorio di Ronzo-Chienis sono stati effettuati diversi ritrovamenti archeologici nel XIX e XX secolo. In particolare, sporadici strumenti in pietra messi in luce negli anni ’80 del secolo scorso a Santa Barbara collocano nel Mesolitico (X-VII millennio a.C.) la più antica frequentazione umana dell’area. A un’epoca più recente riconducono le sepolture di età romana con corredo scoperte a inizio Ottocento nel paese di Ronzo. Altre inumazioni di cronologia incerta furono rinvenute a più riprese nel Novecento anche in prossimità delle ultime abitazioni a monte dell’abitato. Un rinvenimento occasionale particolarmente interessante è costituito da una statuetta in bronzo raffigurante un auriga o un guerriero, trovata nel 1849 nel campo di Francesco Benedetti a est di Chienis. A ovest del paese, nel comune di Arco, sulle pendici dello Stivo, si trovano i ruderi del Castello di Castellino o Castel Castil, ricordato dalle cronache del XIII secolo quale feudo vescovile concesso ai signori di Arco e distrutto nel 1703 dalle truppe del generale Vendôme. A poca distanza dal castello nel secolo scorso si effettuarono rinvenimenti occasionali di materiale ceramico, oggi conservato presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto, attribuibile alla prima Età del Ferro (VIII-VI secolo a.C.).

Testo
Barbara Maurina

Foto
1. Ruderi di Castel Castil | foto di Massimo Ferrari
2. Bronzetto raffigurante auriga o guerriero (rinvenimento occasionale del 1849)
3. Schegge di selce parzialmente lavorate da Santa Barbara | foto di Barbara Maurina
4. Ruderi di Castel Castil | foto di Denny Bagozzi