L'importanza dei planetari, luoghi di scienza al passo con la tecnologia

L'importanza dei planetari, luoghi di scienza al passo con la tecnologia

  • Dalla costruzione del primo planetario, avvenuta in Germania nel 1923, questi luoghi scientifici affascinanti si sono diffusi in tutto il mondo. La Fondazione MCR possiede un planetario fin dal 1998: oggi, insieme al proiettore opto-meccanico, ospita un proiettore digitale full dome che crea spettacoli estremamente immersivi, oltre a una mostra interattiva che permette di compiere un vero e proprio viaggio nello spazio.

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Fin dall'antichità il cielo ha affascinato l'umanità che lo ha osservato semplicemente ad occhio nudo per secoli. Osservare non è mai stato però sufficiente e da sempre si è tentato di spiegare la volta celeste con rappresentazioni, schemi e modelli. Uno dei metodi per rappresentare il cielo è il globo che vede raffigurate stelle e costellazioni che, per primo, prende il nome di planetario. I planetari si sono evoluti nel corso dei secoli diventando strumenti di metallo raffiguranti i movimenti dei pianeti e della volta celeste, fino ad essere i luoghi che conosciamo oggi, ovvero delle sale a pianta circolare con soffitto a cupola su cui proiettare il cielo.

I planetari, intesi come sale circolari con soffitto a cupola su cui viene riprodotto il cielo, nascono nel 1923, anno in cui venne installato il primo proiettore stellare della società Zeiss di Jena, in Germania. 

MAN Atlante fronte 1040572L'Atlante Farnese è una scultura ellenistica in marmo alta 1,85 m,[1] databile al II secolo e custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La statua porta sulle spalle la sfera celeste, il più antico globo rappresentante il cielo arrivato fino ai giorni nostri. Lalupa, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Anche se le loro origini affondano in un passato molto lontano, i planetari, definiti come sopra, nascono nell'estate del 1923 quando sul tetto dello stabilimento della società Zeiss di Jena, venne installato un proiettore stellare sotto una cupola da 16 metri di diametro: lo chiamarono "la meraviglia di Jena". L'apparecchio fu poi smontato e rimontato sotto un'altra cupola presso il Museo della Tecnica di Monaco dove, il 21 ottobre 1923, venne mostrato al pubblico per la prima volta. Lo strumento tornò indietro per essere perfezionato e il 7 maggio 1925 iniziò il suo pieno funzionamento. Ecco comparire le due date che ci portano oggi a celebrare il Centenario dei Planetari: con inizio il 21 ottobre 2023 e chiusura il 7 maggio 2025, il Centenario vedrà i planetari di tutto il mondo protagonisti di innumerevoli attività.

Nel 1998 il Museo Civico di Rovereto inaugura il suo Planetario, dove propone attività di didattica e divulgazione su temi astronomici e astrofisici. 

In Italia esistono decine di planetari, il primo ad essere costruito fu quello di Roma nel 1928 e da allora i planetari hanno preso piede diventando luoghi scientifici molto importanti.

https://planetarium100.org/it/history/Primo proiettore stellare Zeiss, 1923

Anche la Fondazione MCR partecipa ai festeggiamenti del Centenario con eventi e attività presso il proprio planetario nel giardino del Museo di Scienze e Archeologia. In origine pensata per essere una serra, la costruzione venne invece adibita a planetario e inaugurata il 5 maggio del 1998. Negli anni il planetario del Museo Civico ha ospitato attività di ogni tipo, dalla didattica alla divulgazione, con interventi di astronomi e astrofisici, ma anche con contaminazioni di altre discipline o arti con l'esibizione, sotto la cupola, di musicisti e attori. La sala che lo circonda ha ospitato innumerevoli mostre e allestimenti, fino a quello attuale che permette di immergersi nello Spazio, passando attraverso quattro diversi ambienti.

Il 19 settembre 2023 il planetario è stato intitolato ad una scienziata roveretana di fama mondiale, Angioletta Coradini. Nata a Rovereto nel 1946, Coradini ha collaborato a numerose missioni dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA.

Angioletta Coradini fu tra le prime persone cui la NASA affidò l'esame dei reperti lunari prelevati nel corso delle missioni del Programma Apollo. Nel corso della carriera ha ricoperto cariche di prestigio come quella di Direttrice dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario dell'Istituto Nazionale di Astrofisica dal 2001 al 2010, e conseguito numerosi riconoscimenti, nel 2012 la NASA le ha assegnato, postuma, la Distinguished public service medal.

Planetario

All'interno della sala di proiezione del Planetario, si trova il proiettore opto-meccanico che crea un cielo ideale per essere osservato e trasporta chi si trova sotto la cupola in un luogo privo di inquinamento luminoso dove le stelle che occupano la volta celeste sono migliaia.

Nell'ottobre del 2023 al proiettore opto-meccanico si aggiunge un proiettore digitale full dome, per rendere la scienza sempre più accessibile e poter vivere esperienze immersive. 

A questo strumento da ottobre 2023 si aggiunge un proiettore digitale full dome dotato di un sofisticato software che permette di creare degli spettacoli estremamente affascinanti e immersivi. Un planetario digitale dà la possibilità di creare delle lezioni animate emozionanti e su varie tematiche, inoltre permette di realizzare brevi spettacoli che possono essere proiettati anche senza operatore presente, infine, può essere utilizzato per proiettare, in maniera coinvolgente, anche filmati riguardanti altre discipline.

Con questa aggiunta il planetario è diventato ibrido ed è unico a livello italiano nel suo genere specifico: un planetario opto-meccanico con l'aggiunta di un proiettore full dome professionale dell'azienda Sky-Scan (che, tra gli altri, ha realizzato il planetario di Washington), con tecnologia estremamente avanzata e dotato di un software raffinato e complesso.

Planetario

Il planetario ibrido dà la possibilità di rendere la scienza più accessibile e affascinante, di raccontare l'astronomia, l'astrofisica e le scienze spaziali con una chiave coinvolgente e totalmente immersiva senza perdere la realtà del cielo visto ad occhio nudo. Sotto la cupola si potrà essere trasportati in orbita intorno alla Terra, dentro la Stazione Spaziale Internazionale, sulla Luna fino ad andare a spasso nel Sistema Solare visitando i luoghi che più affascinano. Non mancherà la scoperta delle costellazioni, delle stelle, delle nebulose, delle galassie e dell'Universo in generale in un affascinante viaggio che vede come tappa fondamentale l'inaugurazione e l'inizio delle attività il 21 ottobre 2023, proprio come cento anni fa, quando questo meraviglioso spettacolo ha avuto inizio.

Per saperne di più
https://www.fondazionemcr.it/planetario
https://www.planetari.org/
https://skyskan.com/

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a cura di Martina De Maio, Area Astronomia Fondazione MCR, con la collaborazione di Alice Cofler, del Servizio Civile Universale Provinciale

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Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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