Nogaredo - Chiesa di Brancolino

La chiesa è documentata a partire dal 1240. Successivamente ampliata, venne affidata a partire dal XVI secolo ai Frati Minori Antoniani, ospitati nell’adiacente convento, che fu fondato per volontà di Veronica Lodron, esponente del potente casato che allora deteneva la giurisdizione territoriale nella zona. L’interno dell’edificio racchiude una eccezionale testimonianza artistica, a partire dalla decorazione pittorica di stile barocco, luminosa e sovrabbondante, che articolandosi in giochi ed illusionismi prospettici dissimula la semplicità dello spazio. I dipinti, tra i quali si apprezzano alcuni monocromi, sono databili alla seconda metà del XVII secolo e sono opera del lombardo Pietro Antonio Sorisene. Sullo sfondo di questo complesso ed articolato apparato decorativo risaltano le realizzazioni in scagliola, uno speciale gesso che mediante un particolare metodo di lavorazione consente di creare elaborate composizioni che rendono, in maniera economica, l'effetto di complesse tarsie marmoree, sia bicrome che policrome. Oltre ad alcune parti architettoniche dell’interno e dell’esterno esse corredano l'altare maggiore e quello collocato nell’ampia ed elegante cappella di S.Antonio da Padova, che si trova sul fianco settentrionale dell'aula. Datate dopo il 1652, ne fu autore il carpigiano Giovanni Gavignani (1632 - 1680).