Pomarolo

Pomarolo è un antico borgo, sede in epoca medievale del Comun Comunale, un'istituzione di alto valore civico che regolava l'utilizzo dei beni pubblici e che amministrava tutti i paesi della riva destra dell'Adige tra Isera, Aldeno e Cimone. È caratterizzato da un gruppo di edifici nobiliari, con belle corti e portali, come la dimora cinquecentesca dei conti Lodron, e da interessanti chiese quali la settecentesca chiesa parrocchiale o la chiesa di S. Antonio, di impianto romanico e gotico, con frammenti di affreschi medievali. Pomarolo ha dato i natali ad alcuni degli ingegni più illustri del Settecento, come i fratelli Fontana, scienziati di fama internazionale. L'insediamento umano sul territorio di Pomarolo è documentato sin dal Neolitico. In epoca romana, le aree coltivabili erano suddivise in piccoli possedimenti agricoli; vi erano poi attività artigianali che sfruttavano la risorse naturali, tra cui l'argilla: lo attesta ad esempio una fornace per la produzione di pesi da telaio in terracotta, scoperta nel XIX secolo presso Chiusole. A Servis negli anni '60 del secolo scorso si mise in luce un cimitero di età tardoromana con sepolture a inumazione ed elementi di corredo che testimoniano lo stanziamento nel IV-V secolo d.C. di un manipolo di soldati a controllo della viabilità.

La geologia è varia sia per i materiali sciolti, tra cui i depositi dell’Adige, che per quelli lapidei. È ben rappresentata la successione litostratigrafica che va dal Giurassico all'Eocene. In questo contesto si ricordano la Formazione del Calcare di Chiusole (Eocene inferiore) e i prodotti vulcanici (basalti di colata) dell'attività eruttiva terziaria.

Dal punto di vista naturalistico, la zona di Pomarolo è ricca di habitat con la presenza di numerose specie vegetali e animali. La flora è costituita da circa 930 specie; la variabilità ambientale è marcata, con coltivi, zone aride, boschi e prati articolati in una serie di dossi che culminano con la Cimana. A ciò corrisponde un'elevata qualità ambientale, con la presenza di ben 70 specie minacciate a livello provinciale. Parte del territorio rientra nel sito Natura 2000 "Servis", in cui sono rappresentati non solo ambienti aridi di pregio, ma anche due piccole zone umide, Palui e Saleri. Nelle aree agricole le presenze faunistiche più significative riguardano alcune specie di uccelli come il pigliamosche e il fringuello e di mammiferi quali la volpe. Le aride zone aperte e rupestri ospitano diversi rettili, mentre fra gli uccelli una delle specie più rappresentative è il gheppio. Specie forestale emblematica è sicuramente il gallo cedrone, presente nei boschi misti d'alto fusto di Cimana. Fra i mammiferi si trovano specie comuni, ma anche rare come il toporagno nano. Nelle zone umide, significativa è la presenza di numerosi anfibi, quali la minacciata raganella italiana.

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"Destra Adige Lagarina"
Paesaggi e tradizioni, Natura e Cultura lungo il filo rosso dell'antica strada

Il progetto, sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, di valorizzazione del paesaggio collinare al fine di potenziare il locale distretto agro-turistico-ambientale, ha posto come priorità la riqualificazione della viabilità storica di collegamento fra Isera, Nogaredo, Villa Lagarina, Pomarolo e Nomi. Ciò ha consentito di recuperare tratti di muro a secco, di strada e insieme a loro scorci di storia, che raccontano della fruizione passata di queste zone.



Pomarolo
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