Escursioni

lungo il percorso collinare della Destra Adige Lagarina

Suggerimenti: prima di affrontare l'escursione munirsi della bella base cartografica del Percorso collinare Destra Adige Lagarina disponibile presso la Fondazione MCR, l'APT e i cinque Comuni coinvolti dal Progetto (Isera, Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina). Il pieghevole oltre a illustrare il territorio e il percorso collinare tramite una carta dedicata è arricchito da una serie di immagini e di approfondimenti relativi ai luoghi attraversati.

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1. Da Patone al Dos de l'Altar
Bassa difficoltà

- Lunghezza: 3.0 km
- Dislivello: 50 m
- Partenza e arrivo: centro di Patone (Comune di Isera)
- Difficoltà: T - sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili
- Stagionalità: percorribile in tutte le stagioni (con l'attenzione che di inverno può essere presente neve e/o fondo ghiacciato)

Si parte dalla piazza di Patone, frazione collinare del Comune di Isera, e si imbocca - tenendo la destra - la strada asfaltata che prima risale per un tratto il paese e poi piega a destra in una breve discesa. Arrivati al bivio fra la strada che prosegue semi-pianeggiante verso la cascata “Pisa Vaca” e quella che scende verso l'abitato di Noarna, si prosegue sulla prima, immersa nei campi coltivati, superando a monte le poche case di Maso Storti. Dopo una salita che porta verso la cascata, si prende - lasciando la via asfaltata - la sterrata sulla destra e si prosegue quasi in piano verso la valle del Rio Cavazzini attraversando antichi terrazzamenti ben conservati. Prima di affacciarsi sulla brusca inflessione della valle si trova, sulla destra, il bel dosso verdeggiante chiamato Dos de l'Altar. Per il rientro si ripercorre a ritroso la medesima via, una modesta variante è rappresentata - una volta ritornati sulla strada asfaltata - dalla strada che corre direttamente ai piedi della cascata per poi riportarsi infine sempre nel centro di Patone.

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2. Da Noarna a Castellano
Media difficoltà

- Lunghezza: 2.0 km
- Dislivello: 400 m
- Partenza e arrivo: Norna - Castellano
- Difficoltà: T - sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili
- Stagionalità: percorribile dalla primavera all'autunno, preferibilmente con condizioni di bel tempo (di inverno per la presenza di neve e/o fondo ghiacciato la percorrenza diviene problematica e comunque più impegnativa vista l'acclività della via)

Si parte poco sopra la Chiesa di Noarna, frazione collinare del Comune di Nogaredo, da una piazzola di sosta e gioco da cui si può ammirare il complesso del XII secolo di Castelnuovo, immerso nei vigneti e affacciato sulla Vallagarina. Da qui si risale - immersi nel bosco - la strada sterrata che corre lungo la sponda idrografica destra del Rio Cavazzini. A un certo punto il sentiero - che continua a salire - passa sull'altro fianco vallivo, entrando nel Comune di Villa Lagarina. Qui il piano di calpestio talvolta presenta ancora le tracce dei solchi scavati dalle ruote dei carri nella roccia, questa antica via un tempo era interessata da un frequente passaggio di mezzi trainati da animali, spesso diretti al mulino - oggi ridotto a rudere - presente a monte, dove la via piega verso Patone. Arrivati al bivio fra Patone e Castellano si imbocca la via più erta, sulla destra, che porta dritta - passando davanti al Capitel de le Coste - al bel terrazzo coltivato dei "Pizzini", noto anche per il sito archeologico studiato dal Museo Civico di Rovereto. Da qui ancora un breve tratto in salita si raccorda alla strada provinciale, a pochi metri di distanza dalla Chiesa di Castellano e dall'ex edificio scolastico che ospita oggi il teatro.

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3. Da Castellano alla Selva di Daiano
Bassa difficoltà

- Lunghezza: 4.0 km
- Dislivello: 50 m
- Partenza e arrivo: Castellano
- Difficoltà: T - sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili
- Stagionalità: percorribile in tutte le stagioni (con l'attenzione che di inverno può essere presente neve e/o fondo ghiacciato)

Si parte dal centro di Castellano, frazione del Comune di Villa Lagarina, e percorrendo verso nord la stradina (che diviene poi passeggiata erbosa) che passa davanti anche alla sede della banca si sbocca sulla strada provinciale all'altezza di un tornante. Sul lato opposto della strada principale si diparte una via minore, per un gran tratto asfaltata e poi sterrata, che conduce attraverso prati e campi coltivati. Percorrendola, tenendo la sinistra all'altezza dei bivi principali, si arriva in Loc. Marcoiano e poi - superato il romantico viale incassato fra due fila di tigli - ci si immerge nella Selva di Daiano. Questo luogo è caratterizzato, tra l'altro, da peculiarità vegetazionali e da abbondanza d'acqua (si notino al riguardo le opere di presa per sfruttare la risorsa idrica e la "pesciaia" presente a valle). Da qui si ritorna verso Castellano percorrendo la medesima via. Volendo proseguire ancora un po', si potrebbe imboccare il sentiero che risale fino alla bella conca del Lago di Cei, o muoversi verso valle - rimanendo sul percorso collinare della destra Adige Lagarina - fino a raggiungere la Loc. di villeggiatura Torano. Per ciascuna di queste due "tappe" alternative si dovrebbe coprire la distanza di circa 1 km e superare un dislivello (nel primo caso in salita, nel secondo in discesa) dell'ordine di 100 m.

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4. Da Torano alla conca di Servis
Bassa difficoltà

- Lunghezza: 4.0 km
- Dislivello: 100 m
- Partenza e arrivo: capitello Loc. Torano - punto panoramico in Loc. Servis
- Difficoltà: T - sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili
- Stagionalità: percorribile in tutte le stagioni preferibilmente nelle giornate di bel tempo (con l'attenzione che di inverno può essere presente neve e/o fondo ghiacciato)

Si parte da Torano, località di villeggiatura estiva nel Comune di Villa Lagarina, e si scende lungo la strada asfaltata fino a incontrare sulla sinistra una strada minore, sterrata, con l'indicazione verso la Loc. Corzem. Si imbocca questa via che si snoda a mezzacosta, semi-pianeggiante, costeggiata a monte dal pendio boscato mentre a valle spesso si aprono radure prative talora occupate da casette. Si prosegue per qualche chilometro per poi sbucare sulla strada asfaltata che collega Loc. Cimana con Servis. Si discende per questa fin poco oltre il primo tornante, per poi prendere la strada sterrata sulla sinistra che conduce a uno spazio aperto e di lì al bel punto panoramico attrezzato realizzato dal Comune di Pomarolo all'interno del Progetto Destra Adige Lagarina.

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5. Dai biotopi di Servis al centro storico di Nomi
Bassa difficoltà

- Lunghezza: 4.5 km
- Dislivello: 460 m
- Partenza e arrivo: Loc. Servis - piazza centrale di Nomi
- Difficoltà: T - sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili
- Stagionalità: percorribile in tutte le stagioni preferibilmente nelle giornate di bel tempo (con l'attenzione che di inverno può essere presente neve e/o fondo ghiacciato)

Arrivati a Servis, soleggiata località nel Comune di Pomarolo, si imbocca la strada asfaltata che ne costeggia il limite inferiore, da ovest a est, verso il Comune di Nomi. Si noteranno, lungo il percorso, i caratteristici muretti a secco e i cordoli in lastre di pietra accostate. Si troveranno poi le indicazioni per i due Biotopi provinciali Salei e Palui. Proseguendo sempre per la medesima via, a tratti anche sterrata e/o cementata, si entrerà senza accorgersene nel territorio del Comune di Nomi. Quasi alla fine del primo tratto in discesa, quello più acclive, è proposta una piccola deviazione (si sono percorsi ca. 1.5 km dalla partenza). Si ponga attenzione alla presenza sulla destra di una freccia che indica l'imbocco del breve sentiero che conduce rapidamente al punto panoramico realizzato dal Comune di Nomi all'interno del Progetto Destra Adige Lagarina. Da questo luogo, affacciato sulla Vallagarina, lo sguardo può spaziare da nord a sud, ben oltre i resti del Castello di Nomi e la zona su cui essi ancora oggi dominano. Ripresa la strada principale si continua a scendere (si incontrerà un bivio dove si dovrà prendere a destra) entrando nella Loc. Val, punteggiata di casette di villeggiatura. Quest'area vanta aspetti di interesse per quanto riguarda il contesto geologico e vegetazionale - come i fiori rari dei prati aridi ivi presenti - ma anche lo sfruttamento passato dei luoghi, come testimoniato dai tipici tagli di cava. La strada - si sono ormai percorsi poco meno di 4 km dalla partenza - passa poi a fianco dell'ingresso all'area archeologica del Castello di Nomi. Di nuovo è possibile fare una deviazione verso il sito oppure proseguire in direzione del centro storico di Nomi, dove si potranno - tra l'altro – ammirare il cinquecentesco Palazzo Vecchio, e gli edifici seicenteschi del Palazzo Nuovo e del Granaio. Per poi concludere l'itinerario davanti alla chiesa di Nomi, nella piazza centrale. Il percorso nell'insieme offre vari punti attrezzati per la sosta ma anche momenti di approfondimento storico - artistico e naturalistico

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6. Il giro dei biotopi, tra Servis e Località Val
Bassa difficoltà

- Lunghezza: 3.5 km
- Dislivello: 150 m
- Partenza e arrivo: Loc. Servis
- Difficoltà: T - sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili
- Stagionalità: percorribile in tutte le stagioni preferibilmente nelle giornate di bel tempo (con l'attenzione che di inverno può essere presente neve e/o fondo ghiacciato)

E' un percorso ad anello che porta a passeggiare all'interno dell'area compresa fra le due aree umide dei bei Biotopi Salei e Palui, passando dal territorio di Pomarolo a quello di Nomi e viceversa. Imboccata la strada asfaltata che dalla Loc. Servis (Comune di Pomarolo) porta verso il Comune di Nomi e la Loc. Val, si attraversa nel primo tratto una zona variamente coltivata con i confini spesso marcati da tipici muretti a secco e cordoli con lastre di pietra accostate. Si tiene sempre questa strada (il cui fondo passa da asfaltato a sterrato e/o cementato) scendendo verso Loc. Val e passando al limite inferiore del Biotopo Palui. Il primo tratto di discesa è abbastanza acclive e poco prima di un tornante verso sinistra è proposta una breve deviazione (indicata da freccia) verso il bel punto panoramico sulla Vallagarina realizzato dal Comune di Nomi all'interno del Progetto Destra Adige Lagarina. Ripresa la via principale si arriva ad un bivio dove si deve prendere a sinistra. Si inizia così il ritorno in leggera salita lungo una morbida inflessione valliva. Dopo ca. 800 m la strada piega a sinistra e inizia a risalire il dosso per poi tornare a spianare. Anche in questa parte del percorso è proposta una breve deviazione (indicata sempre da freccia) che porta ad un punto panoramico sulla sommità del dosso, da cui si ha una bella vista sul sottostante Biotopo Palui. Ritornando alla strada si prosegue verso Servis; una breve discesa, su via stretta e sconnessa riporta al punto di partenza fiancheggiando il Biotopo Salei.

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Info turistiche:
Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina
Piazza Rosmini 16
38068 Rovereto TN
info@visitrovereto.it
Tel +39 0464 430363 - Fax +39 0464 435528
www.visitrovereto.it
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